venerdì 4 luglio 2014

LA SECONDA PAPPA (I)

Ben ritrovati! Oggi parleremo della nutrizione al quinto mese del neonato.

Dopo circa un mese dalla prima pappa, arriva il momento di introdurre la seconda e sostituire così la poppata della sera. Anche in questo caso non esiste una data fissa che valga per tutti i bambini.
Molto dipende infatti dall'epoca in cui ha inizio lo svezzamento, dal tempo che il bambino ha impiegato per accettare la prima pappa e dalla sua stessa tolleranza.
Certo è che l'impatto con questa seconda pappa è molto meno problematico, poiché il bambino ormai si è abituato ai sapori sapidi e le novità alimentari saranno accettate con più facilità. Gradualità, rispetto dei tempi e dei rifiuti valgono anche adesso e vanno mantenute per tutto il periodo di svezzamento.
Verso il quinto mese inoltre la maggior parte dei bambini è passata spontaneamente ai quattro pasti, rifiutando la poppata della tarda serata. La seconda poppata, quindi, prende il posto dell'ultimo pasto della giornata.

DAL 5° MESE
Come quella del mezzogiorno, anche la pappa serale sarà a base di vegetali ma verrà ampliata ed arricchita con altri componenti.
Verranno usate creme di cereali diversi dal riso (grano, orzo, avena, cereali misti); naturalmente questi nuovi cereali si potranno usare anche per la pappa del mezzogiorno. In seguito si adopereranno cereali in formati via via maggiori, e non più in farina: cioè semolini, pastine.
L'introduzione della seconda pappa è il pretesto per apportare delle varianti di gusto e di consistenza alla tavolozza di sapori che il bambino già apprezza e di fargli conoscere più da vicino un cibo del tutto nuovo: il formaggio. E' appunto questo alimento, che sostituisce la carne del pasto di mezzogiorno, a caratterizzare la seconda pappa.

Anche il latte cambia: approfondimento sul latte "di proseguimento". Con lo svezzamento nuovi cibi si affiancano al latte.
Se si allatta al seno, la composizione del latte materno si modifica naturalmente nel tempo e le poppate, tra una pappa e l'altra, assicurano al piccolo tutto ciò di cui ha bisogno.
Se invece si utilizza il biberon, si dovrà cambiare latte: il cosiddetto latte "di proseguimento".
Il latte di proseguimento tiene conto sia delle nuove necessità nutrizionali dell'organismo del bambino sia della sua maggiore maturità digestiva. Si può ricorrere sia alle formule in polvere sia quelle pronte all'uso. Entrambi, comunque, hanno le stesse caratteristiche.

  • Hanno un apporto di proteine molto più equilibrato, in linea con i fabbisogni di questo periodo di crescita.
  • Sono più ricchi di acidi grassi essenziali e di vitamine.
  • E' modificato l'apporto di sali minerali con l'integrazione di quelli carenti (come il ferro).
  • Hanno una prevalenza di lattosio (lo zucchero presente nel latte materno).

Man mano che lo svezzamento procede, i pasti di latte si tramuteranno in prima colazione e merenda e potranno arricchirsi di altri alimenti (esempio lo sono i biscotti). 

Se l'abitudine di bere latte accompagnerà tutto lo svezzamento, non sarà difficile mantenerla anche nel secondo anno di vita.

Per saperne di più, cliccando su questo sito troverete in breve gli alimenti che accompagnano questo mese del vostro piccolo:
http://www.plasmon.it/guide/le-mie-prime-pappe/la-nutrizione/lintroduzione-della-seconda-pappa

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