giovedì 14 agosto 2014

Possibili disturbi alimentari: L'OBESITA'

"Ogni volta dico a me stesso che è l’ultima volta, ma poi sento il profumo della sua cioccolata calda… Le conchiglie di cioccolato! Così piccole, così semplici, così innocenti. Pensai: oh, solo un piccolo assaggio non può far niente di male! Ma poi scoprii che erano ripiene di ricco, peccaminoso…" "… E si scioglie… Dio mi perdoni, si scioglie così lentamente sulla lingua e ti riempie di piacere!..." (dal film "Chocolat")

Ben ritrovati! La scorsa settimana abbiamo parlato di anoressia infantile, oggi invece vedremo brevemente quello che è il suo opposto, ovvero il rischio di obesità.

Un bambin
o che mangia troppo e male, fin dai primi mesi, corre il rischio di diventare obeso. E oggi, già cinque bambini su cento lo sono, hanno cioè superato del 20% il loro peso normale

E'
 un vero e proprio disturbo che, oltre a comportare determinate caratteristiche estetiche, si configura anche come un'alterazione organica. Infatti, mentre nel bambino grasso possiamo dire, schematicamente, che il suo stato è dovuto ad un aumento di volume di cellule di grasso, nel bambino obeso (così come nell'adulto obeso) è anche il numero di tali cellule che è aumentato rispetto la norma. Ciò significa che una dieta opportuna può ridurre il volume di grasso, ma non può più far regredire il numero di cellule che ormai si è formato. L'obesità, dunque, è particolarmente difficile da combattere.

E
sistono delle forme di obesità legate a vere e proprie malattie, ma nella maggior parte dei casi errori alimentari e sedentarietà sono alla base di questo disturbo che, in età adolescenziale e poi adulta, apre le porte a squilibri ormonali, a malattie come il diabete, l'arteriosclerosi o l'ipertensione.

L
e tradizioni alimentari regionali e familiari possono contribuire a questa sovralimentazione, molto spesso incongrua anche dal punto di vista della qualità dei cibi normalmente consumati. E' necessario evitare sin dall'epoca dello svezzamento qualunque iperalimentazione, poiché l'obesità del lattante può diventare l'obesità dell'adolescente e dell'adulto. Bisogna anche ricordare che il consumo di bevande ricche di zuccheri rappresenta un super apporto di calorie di cui ci si rende difficilmente conto.

Entrano in gioco, come elementi secondari, anche fattori costituzionali e familiari. Un bimbo che ha genitori obesi, infatti, ha il 40% di probabilità di essere predisposto per questo disturbo.

Come si riconosce. Agli occhi di molti genitori, l'obesità di un bambino spesso passa inosservata. Un bimbo cicciottello, che mangia molto e cresce molto di peso sembra il ritratto della salute. Questa è una convinzione sbagliata ma che purtroppo è ancora difficile da cancellare. Spetterà al pediatra, allora, controllando la crescita in peso e in altezza del bambino, cogliere i primi segnali e soprattutto impostare sin dallo svezzamento una corretta alimentazione. 

Come si combatte. Correggere le cattive abitudini alimentari è la regola fondamentale. E il primo consiglio da dare ai genitori pesarsi. Se infatti il loro peso è normale, con tutta la probabilità l'alimentazione che hanno adottato è corretta e anche il loro bambino si sta nutrendo bene. Ma se c'è un sovrappeso sicuramente la loro dieta è sbilanciata e facilmente la loro vita è sedentaria. E' il caso allora di parlarne al medico, per la loro salute e quella del loro bambino.
Bisogna inoltre ricordare che l'opera del medico non va richiesta solo per identificare la cause di un'obesità già presente e ottenere la cura; egli deve soprattutto fornire i consigli adeguati sull'alimentazione e sull'attività motoria del bambino, quando questi inizia a manifestare la tendenza ad un aumento eccessivo di peso.


Queste che ho dato sono piccole informazioni generali sul'argomento, se volete approfondire meglio visitate il seguente sito:
http://www.my-personaltrainer.it/dimagrire/obesita-infantile.html

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